Varese, bullismo e disagio minorile. Lavorare per accrescere cultura della legalità

Lara Magoni, sottosegretario alla Presidenza con delega allo Sport e Giovani, è intervenuta oggi a Varese in occasione della sottoscrizione del Protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo e al consolidamento di buone prassi per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza (bullismo e cyberbullismo), alle altre forme di disagio sociale minorile e per la promozione della legalità.

L’intesa è stata siglata tra Prefettura di Varese, Provincia di Varese, Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria, le Aziende Socio Sanitarie Territoriali dei Sette Laghi e della Valle Olona, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, l’Università degli Studi dell’Insubria, LIUC, l’Università Cattolica, l’Arcidiocesi di Milano, la Diocesi di Como, il Responsabile di Sport e Salute e altre associazioni.

“Un gruppo di lavoro straordinario – ha sottolineato Magoni, nel corso del suo intervento – che ha a cuore la responsabilità verso le nuove generazioni. Una responsabilità che Regione Lombardia ha ben presente. I giovani nella nostra regione sono il 20 %, a loro dobbiamo molto e mettere in campo tutte le iniziative possibile per affrontare le situazioni di difficoltà. Lavorando insieme, uniti, possiamo vincere. Una fascia di persone consistente, quella dai 15 ai 34 anni, che sta a noi rappresentare al meglio”.

Un percorso comune, condiviso da enti, istituzioni, uffici pubblici e associazioni, quello avviato oggi a Varese, per implementare e rafforzare le politiche di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo e alle forme di disagio giovanile che si manifestano con comportamento devianti (baby gang, atti di vandalismo); per sostenere i progetti rivolti ai giovani e alle famiglie e far crescere la cultura della legalità e del rispetto dei valori della vita e della salute.

“C’è un effetto domino, – ha rilevato il sottosegretario Magoni – per trasmettere il bene, che quando è condiviso si moltiplica. Con questa iniziativa andiamo verso questa direzione. La legge 4 del 2022 è la prima legge dei giovani, voluta fortemente nella precedente legislatura. In provincia di Varese c’è stato grande riscontro grazie al bando ‘Giovani Smart’: oltre 3 milioni per mettere a terra progettualità per la partecipazione e inclusione sociale, per aggregare i giovani che hanno difficoltà. Quella gioventù che si è persa per strada, che va aiutata e ascoltata. Siamo in fase di istruttoria anche con il bando ‘La Lombardia è dei Giovani’, con altri 3,2 milioni, con una serie di interventi in cui crediamo fortemente”.

“Anche lo sport, l’attività di base, non l’agonismo, – ha concluso Magoni – potrebbe essere un pilastro fondamentale, un mezzo per contrastare il disagio e far risorgere le persone che perdiamo per strada. Lo sport è unire, agganciare le persone. Inclusione nel percorso sportivo è fondamentale, importante è la sinergia con chi si occupa di giovani. L’invito che la politica fa è ascoltare le idee, i progetti, le persone, poi si costruisce insieme un percorso e le risorse si trovano. Con il suo linguaggio universale è l’unico strumento per riavvicinare chi è chiuso tra le sue difficoltà”

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